Vitigni: 100% Nebbiolo
Categoria: Barolo DOCG
Nazione: Italia
Regione: Piemonte
Formato: 0.75 l
Alcol: 14%
Temperatura di sevizio: 16-18°C
Disponibilità : 12
Il Barolo Boiolo 2016 di Enzo Boglietti nasce nei vigneti di La Morra, tra i 300 e i 350 metri di altitudine, con esposizione est/sud-est. Le viti, allevate a Guyot e piantate nel 2002, affondano le radici in un suolo franco limoso-argilloso, subalcalino e particolarmente povero di sostanza organica: un terreno che incide direttamente sulla struttura e la finezza del vino. La varietà utilizzata è Nebbiolo, selezionata tramite selezione massale, per mantenere e valorizzare la tipicità del cru.
Il processo di vinificazione è meticoloso: le uve fermentano per 20 giorni a temperatura controllata, con follature e rimontaggi giornalieri per una perfetta estrazione. Segue una lunga macerazione post-fermentativa di 60 giorni sulle bucce, che contribuisce a definire corpo e profondità . L’affinamento avviene per 2 anni in barrique usate, una scelta che preserva l’identità del Nebbiolo senza sovrapporre note legnose invasive.
Il risultato è un vino che racconta con precisione il carattere del terroir di Boiolo, un equilibrio tra rigore tecnico e rispetto della tradizione, pensato per evolversi con eleganza nei 12–15 anni successivi alla vendemmia.
Si presenta con un colore rosso rubino brillante, vivido e trasparente. Il bouquet è delicato, giocato su note di fiori secchi e accenni di frutta gialla, un profilo aromatico inusuale e raffinato per un Barolo, che riflette la particolare natura del suolo povero di sostanza organica e sabbia. In bocca, il vino è armonico e bilanciato. La tessitura tannica è fine, elegante, mai aggressiva, contribuendo a un finale setoso e persistente. L’equilibrio tra struttura e bevibilità lo rende un Barolo immediatamente godibile, ma capace di esprimere al meglio le sue qualità anche con l’evoluzione in bottiglia. Servito alla temperatura consigliata di 17–18 °C, accompagna piatti della cucina tradizionale piemontese, come brasati e tajarin al ragù, ma si presta anche ad abbinamenti con carni rosse, selvaggina da piuma e formaggi stagionati a pasta dura. Un vino pensato per chi cerca profondità e finezza, senza rinunciare all’accessibilità .
Colore: rosso rubino brillante
Profumo: è delicato, giocato su note di fiori secchi e accenni di frutta gialla, un profilo aromatico inusuale e raffinato per un Barolo, che riflette la particolare natura del suolo povero di sostanza organica e sabbia
Gusto: è armonico e bilanciato. La tessitura tannica è fine, elegante, mai aggressiva, contribuendo a un finale setoso e persistente. L’equilibrio tra struttura e bevibilità lo rende un Barolo immediatamente godibile, ma capace di esprimere al meglio le sue qualità anche con l’evoluzione in bottiglia
Abbinamenti enogastronomici: brasati e tajarin al ragù, ma si presta anche ad abbinamenti con carni rosse, selvaggina da piuma e formaggi stagionati a pasta dura
2018
2018
2020
2019